Dodici giorni al via della “corsa rosa”.
Sono trascorsi 110 anni da quell’estate del 1909 in cui prese il via una delle corse a tappe più prestigiose e suggestive del mondo. Il Giro d’Italia di ciclismo è infatti un appuntamento di grande attrattiva nel panorama mondiale dello Sport. Non si è disputato unicamente in concomitanza delle guerre mondiali e precisamente dal 1915 al 1918, e dal 1941 al 1945.
Il Giro, ha alcune peculiarità specifiche che lo contraddistinguono. Il leader veste una maglia di colore rosa in omaggio alla testata giornalistica “La Gazzetta dello Sport” che lo ha inventato.
Ci sono però altri importanti simboli distintivi che i corridori si contendono: la maglia azzurra che è destinata al miglior scalatore, quella bianca per il miglior giovane, e la maglia ciclamino per il vincitore della classifica a punti.
Sono innumerevoli le leggende che aleggiano attorno al Giro d’Italia, come sono altrettanto numerosi e suggestivi gli aneddoti. Tutte storie che la letteratura di settore può a ben ragione testimoniare.
Le statistiche
Ma l’aspetto forse più intrigante resta quello dei numeri. Insieme ovviamente alle imprese che si attendono dai protagonisti.
Leggendo l’albo d’oro della corsa, ci accorgiamo che nel recente passato Vincenzo Nibali è stato l’unico Italiano a vincere la manifestazione negli ultimi 7 anni. Precisamente nel 2013 e nel 2016. L’ultimo atleta nostrano prima di lui ad aggiudicarsi la maglia rosa anche all’ultima tappa fu Michele Scarponi nel 2011. Da allora si sono avvicendati un Canadese (Ryder Hesjdal nel 2012), un Colombiano (Nairo Quintana nel 2014), uno Spagnolo (Alberto Contador nel 2015), un Francese (Tom Dumoulin nel 2017) e infine il Britannico Chris Froome lo scorso anno.
Agli sportivi italiani farà piacere sapere che dal 1909 al 1949 nessuno straniero vinse il Giro d’Italia. Il primo fu Hugo Koblet nel 1950, succedendo a Fausto Coppi.
I periodi bui per i nostri atleti sono stati due ed entrambi hanno avuto una durata di 5 anni. E precisamente dal 1970 al 1974 (4 vittorie del Belga Eddy Merckx e una dello Svedese Gösta Petterson) e dal 1992 al 1996, con Miguel Indurain, Spagna, due volte, Eugeni Berzin, prima vittoria russa, Tony Rominger, Svizzera, e infine il Russo Pavel Tonkov.
Spettò a Fausto Bertoglio nel 1975 e a Ivan Gotti nel 1997 interrompere il dominio straniero.
Cinque è anche il numero delle vittorie massime ottenute da un atleta. A detenere questo primato sono tre ciclisti che sono entrati nella leggenda: Alfredo Binda (1925, 1927, 1928, 1929, 1933), Fausto Coppi (1940, 1947, 1949, 1952, 1953) e Eddy Merckx (1968, 1970, 1971, 1972, 1973).
Va sottolineato che Merckx fu qualificato per doping in una tragica decisione avvenuta a Savona, quando stava dominando il Giro del 1969. Molte polemiche sono intercorse sull’accaduto, ma di fatto la cancellazione del Belga dalla classifica gli ha impedito di chiuydere un filotto di 6 vittorie consecutive.
C’è però da aggiungere che probabilmente lo scoppio della seconda guerra mondiale ha impedito agli atleti più forti del momento, il nostri Fausto Coppi e Gino Bartali, di incrementare ulteriormente i loro palmares. Lo stesso “Ginaccio” ha conquistato il primato ben tre volte.
L’edizione 2019 sarà disputata interamente all’interno dei confini nazionali. Partirà da Bologna l’11 maggio per concludersi all’Arena di Verona domenica 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica.
Il profilo altimetrico è di tutto rispetto e vedrà misurarsi scalatori e passisti nell’eterno duello. Le tappe saranno 21 per un percorso che si snoderà attraverso 3.518,5 chilometri. Si contano ben 7 arrivi in salita concentrati soprattutto negli ultimi giorni di gara. Le prove a cronometro saranno 3 per dare la possibilità di mettersi in mostra anche agli specialisti di categoria. Quella che porterà da Ivrea a Como sarà la tappa più lunga, con i suoi 237 km. La vetta più alta da raggiungere è il Passo Gavia che misura 2.618 m. Impressionante il dislivello complessivo che i 176 corridori iscritti dovranno affrontare: ben 46.500 m.
Nibali sarà regolarmente ai nastri di partenza, ma i pretendenti, Italiani e stranieri, sono molti.